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In questo articolo andremo a fare un approfondimento sulla Pancetta Piacentina D.O.P.

Prima di iniziare, é giusto ricordare che per la produzione dei 3 salumi D.O.P. piacentini devono essere utilizzate carni provenienti da suini pesanti italiani, nati, allevati e macellati nelle regioni dell’Emilia-Romagna e Lombardia.
I suini devono essere di età non inferiore su nove mesi, dal peso di 160kg.

Queste informazioni sono contenute nel disciplinare di produzione dei salumi D.O.P. piacentini, creato per tutelare gli standard qualitativi dei prodotti, salvaguardare i metodi di produzione e fornire ai consumatori chiare informazioni al fine di dare un valore aggiunto al prodotto.

Detto ciò, possiamo iniziare a parlare della nostra amata Pancetta Piacentina D.O.P.

Cos’è la Pancetta Piacentina DOP?

La Pancetta Piacentina DOP è un salume stagionato di grande pezzatura, tipico della provincia di Piacenza. Si ottiene dalla lavorazione della parte grassa centrale della mezzena del maiale. Dopo la salagione a secco, la stagionatura deve avvenire in un periodo non inferiore a 4 mesi dalla salatura. Può essere prodotta esclusivamente nella provincia di Piacenza, nei territori con altimetria inferiore ai 900 metri s.l.m.

Quali sono le caratteristiche distintive della Pancetta Piacentina D.O.P.?

  • Materie prime di qualità: Le materie prime sono attentamente selezionate per garantire la massima qualità e genuinità del prodotto.
  • Il profumo della Pancetta Piacentina D.O.P. é gradevolmente intenso, leggermente speziato, dal sapore dolce e sapido.
  • La fetta é di due colori: rosa acceso nelle parti magre e bianco nelle parti grasse.
  • E’ consigliabile degustarla affettata finemente.
  • La produzione, e conseguentemente la stagionatura che dona il giusto profumo, sapore e consistenza alla pancetta, è fortemente condizionata dalle condizioni della micro zona dell’area geografica.

Qual è l’origine della Pancetta Piacentina D.O.P.?

La Pancetta Piacentina D.O.P. ha origine nella provincia di Piacenza, situata nella regione dell’Emilia-Romagna, in Italia. La tradizione della produzione della pancetta in questa zona risale a tempi antichi, ed è strettamente legata alla cultura gastronomica locale. La geografia, il clima e le tradizioni del territorio piacentino contribuiscono a conferire alla Pancetta Piacentina D.O.P. le sue caratteristiche uniche, sia in termini di ingredienti utilizzati che di metodi di lavorazione tradizionali. La denominazione DOP è stata riconosciuta per proteggere e valorizzare questa antica tradizione di produzione, garantendo l’autenticità e la qualità del prodotto.

La conservazione ottimale

Per gustare una buona Pancetta Piacentina D.O.P., non basta semplicemente acquistare un prodotto di qualità, bisogna anche saperlo conservare adeguatamente, per consumarlo nelle migliori condizioni possibili.

Se acquistata non sottovuoto e intera, sarebbe opportuno conservarla in un ambiente umido e fresco, come una cantina (fino al momento del taglio). Se non avete a disposizione un ambiente ottimale (es: troppo caldo, troppo umido o troppo secco) sarebbe meglio avvolgere la vostra Pancetta Piacentina D.O.P. in un telo leggermente inumidito, di cotone o lino, e metterla in frigorifero.

Se decidete di acquistare un trancio sottovuoto di Pancetta Piacentina D.O.P., è semplicissimo: vi basterà conservarla in frigorifero, nella sua confezione originale.

Per le vaschette di affettato il discorso è diverso: una volta aperte devono essere consumate entro 24 ore e conservate in frigorifero.

Un piccolo consiglio per assaporare al meglio l’affettato conservato in A.T.M. è quello di aspettare dai 3 ai 10 minuti (dall’apertura della vaschetta) prima di gustare il prodotto.

Come gustare la Pancetta Piacentina D.O.P. al meglio?

Quando affettate il salume, ricordatevi sempre di eliminare le parti che sono state esposte all’aria, solitamente hanno un colore leggermente più scuro, a causa dell’ossidazione, anche il sapore è diverso.
In molti si staranno chiedendo effettivamente quanto dovrebbe essere lo spessore della prima fetta di scarto, ma la risposta non è univoca: dipende da quanto tempo il prodotto è rimasto aperto in frigorifero. Il nostro consiglio è quello di procedere con fette sottili, fino ad arrivare ad una superficie di taglio non inscurita dall’’ossidazione.

Inoltre, la Pancetta Piacentina D.O.P., prima di essere affettata, deve essere privata della cotenna, che risulterebbe dura e sgradevole al palato.

Consigliamo, però, di rimuovere solo la cotenna relativa alla parte di prodotto che dovete affettare.
La cotenna, infatti, funge da “scudo protettivo”, oltre a far mantenere al prodotto la giusta forma arrotondata, aiuta a conservare la freschezza e prelibatezza del prodotto.

Essendo un salume “avvolto” su se stesso, se non dovesse essere affettato freddo, la fetta potrebbe aprirsi. Questo è un ulteriore motivo per cui la conservazione è così importante. Al momento della degustazione però, la fetta dovrebbe raggiungere una temperatura adatta (circa. 10°C), altrimenti non sprigionerebbe tutti gli aromi.

pancetta piacentina dop

In conclusione…

Non vi resta che gustare la vostra Pancetta Piacentina D.O.P. da sola o come ingrediente di qualche piatto sfizioso.

Date spazio alla creatività in cucina!

Fotografate le vostre ricette, apertivi e merende e non dimenticatevi di taggateci sui nostri social! La Pancetta Piacentina DOP è tutta da condividere 😉


Salumificio Peveri