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Il Cotechino Piacentino racconta da sempre la ricchezza del suo sapore sulla tavola delle feste, ma è buonissimo in ogni altra occasione e, soprattutto, si presta a creare tante squisite ricette

Il territorio di produzione

Non è un prodotto da considerare tipico, in senso stretto, della provincia di Piacenza, poiché le sue origini si riallacciano al modenese.

Nel territorio piacentino, però, si sono sviluppate una lavorazione e un’interpretazione assolutamente pregiate.

Oggi rientra, quindi, nell’offerta di molti salumifici locali di qualità che ne curano la produzione in modo artigianale e esperto.

La lavorazione

La sua origine deriva dalla necessità di utilizzare tagli di carne considerati non pregiati o che fossero di scarto di altre lavorazioni. Oggi la selezione della migliore carne è, però, sicuramente il punto di partenza.

Nella sua lavorazione vengono utilizzate parti del suino ben specifiche: della spalla, del collo, della gamba per il magro. La parte di cotenna, di gola, di guanciale, di pancetta vanno, invece, a costruire la parte grassa.

In questo modo si viene a creare quel giusto equilibrio che lo caratterizza e che vede una maggiore quantità di magro e una minore di grasso. In alcune lavorazioni locali si trova anche l’aggiunta di parte di nervatura.

All’impasto ottenuto dopo la macinazione viene aggiunto un mix di spezie e aromi che possono differire a seconda del produttore. Tra questi ricordiamo la cannella, la noce moscata, il pepe.

La carne così aromatizzata viene, quindi, insaccata in un budello di maiale e sottoposta a legatura.

Se il prodotto deve essere destinato fresco alla vendita – quindi andrà utilizzato rigorosamente previa cottura -, non resta che passare alla fase dell’asciugatura a freddo che avrà una durata di 24 ore.

Il Cotechino Piacentino è, però, disponibile anche pre-cotto. In questo caso viene protetto con un confezionamento specifico sottovuoto e che potrà essere utilizzato anche per la successiva operazione del suo riscaldamento in acqua bollente prima di essere portato in tavola.

Come si taglia?

Si taglia utilizzando un apposito coltello affilato, in modo da ricavare delle fettine, che potranno essere dello spessore preferito, che dovranno risultare morbide, ma sempre compatte.

Come si gusta?

In passato veniva proposto esclusivamente in abbinamento con i legumi e con il minestrone. Dava così origine ad un pasto saporito e completo dal punto di vista nutrizionale.

La sua più immediata utilizzazione anche oggi è quella che lo vede accompagnato da una serie di classici contorni.

Diventa, quindi, il protagonista di ottimi piatti invernali insieme con le tradizionali lenticchie in umido, con un purè di patate ben caldo ed è squisito anche con i fagioli.

Il sapore della tradizione

Noi del Salumificio Peveri proponiamo sia cotechini freschi che pre-cotti come lo squisito Cotechino Fagotti di Cielo. 

Ottenuto con la consueta lavorazione curata, garantisce e conferma la nostra alta qualità artigianale.

Il Cotechino Mariola è un altro prodotto di eccellenza della nostra produzione. Si distingue per la carne magra e saporita.

Si dona al palato con un gusto speciale che deriva anche dalla sapiente aromatizzazione che lo caratterizza.

Alle spezie e agli aromi del mix amalgamato alla carne macinata, infatti, viene aggiunta la peculiare e sfiziosa intensità dell’aglio e del vino rosso.

Il Cotechino Piacentino in cucina

Interpreta principalmente il secondo piatto della tavola della stagione invernale, ma si rivela molto più versatile di quanto si possa pensare.

E’, naturalmente, ottimo servito ben caldo, non va, però, sottovalutata la sua eccellente interpretazione come secondo piatto freddo.

In questo caso viene suggerito di accompagnarlo con un’insalata o con un misto di verdure grigliate che lo rendono ancora più peculiare e sfizioso.

Si trasforma facilmente in un piatto stiloso quanto viene proposto “in crosta”.

Questa preparazione può realizzarsi con tanti spunti creativi: quella tradizionale vede protagonisti gli spinaci e la pasta brisée oppure la pasta sfoglia che circondano il cotechino.

La golosissima e prelibata proposta in crosta di polenta aromatizzata con la mostarda oppure quella, più delicata, in crosta di purè sono altre due possibili interpretazioni che arricchiscono in modo prelibato il menu di ogni occasione.

Il Cotechino Piacentino permette anche di creare delle squisite tartine da riservare ad un antipasto corposo e goloso. Insieme con le noci diventa un pregiato ingrediente per fare un ottimo condimento per la pasta, oltre ad essere la base per un ragù speciale.

I suoi vini

Si abbina bene con un vino rosso frizzante, il cui movimento rende ancora più “animato” il suo sapore. Un classico Lambrusco con un bouquet piuttosto evidente diventa, quindi, la scelta primaria, se non quella obbligata.

E’ ottimo anche accompagnato con un bicchiere di Gutturnio.

Se, invece, si vuole proporre in tavola un mix di peculiare intensità aromatica, il consiglio è quello di orientare la scelta verso un vino rosso fermo che si offra al palato con una purissima e evidente persistenza.

Da questo punto di vista, non si può non consigliare il sempre ottimo Sangiovese di Romagna.