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Alla piccola dimensione fa corrispondere un sapore irresistibile: la sua consistenza morbida si offre all’assaggio con quella dolcezza e leggerezza ben conosciute e in grado di conquistare davvero ogni palato

Il territorio di produzione

Lo Strolghino di Culatello è una golosità tipica del territorio emiliano. In particolare, la sua produzione si concentra tradizionalmente nella zona della Bassa Parmense.

La carne utilizzata per la sua lavorazione proviene solo da suini certificati nella loro provenienza italiana.

La lavorazione

Come viene chiaramente anticipato dalla denominazione, si ricava dal Culatello e, più precisamente, dalla sua rifilatura. Da questa operazione, infatti, necessaria per conferire la forma al Culatello stesso, si ottengono parti di carne magra e di altissima qualità che vengono macinate a grana fine.

All’impasto così ottenuto viene aggiunto un mix aromatico, molto equilibrato, a base di sale, pepe, spezie, aglio, vino. Una volta amalgamati tutti questi ingredienti con la carne macinata, il composto è finalmente pronto per essere insaccato.

A questo scopo si utilizza solo ed esclusivamente un budello di suino che viene chiuso con una legatura sulla parte superiore prima di passare a mettere il salame in stagionatura.

Per lo Strolghino di Culatello questo step ha una durata piuttosto breve, ossia di circa solo venti giorni. Questo è indispensabile, perché una breve maturazione gli permette di mantenere la sua tipica morbidezza e di creare la qualità di quel sapore che lo rende unico.

Come si taglia?

Grazie alla sua morbidezza si può tagliare a mano molto facilmente dopo aver eliminato il budello esterno. Allo sguardo offre la luminosità intensa della sua carne poco stagionata e interrotta, in maniera rada, da piccoli pezzi di grasso.

Si consiglia di realizzare delle fettine diagonali e piuttosto spesse, cioè di almeno 1 cm di spessore. In questa maniera, infatti, si potrà godere a tutto tondo delle sue variazioni organolettiche e si potrà apprezzarne tutta la golosità.

Come si gusta?

Va consumato subito dopo l’acquisto e una volta tagliato può essere conservato solo per brevissimo tempo nel frigorifero e sempre ben protetto da una pellicola trasparente.

Prima di procedere al taglio, invece, può essere sistemato in un ambiente particolarmente fresco e con un grado di umidità tale da evitare che possa stagionarsi ulteriormente e perdere così il suo gusto peculiare.

Le fettine di Strolghino di Culatello sono l’ingrediente più squisito nella preparazione di un panino. Sono deliziose insieme con una fetta di pane leggermente riscaldato e di varia tipologia, bianco, integrale, ai cereali. Va ricordato, inoltre, quanto sia particolarmente irresistibile insieme con il classico gnocco fritto.

Il sapore della tradizione

Il nostro Salame Strolghino si caratterizza per la sua genuinità: senza additivi e senza conservanti di alcun genere, si propone in tutta la sua morbida bontà.

Viene lavorato nel nostro stabilimento secondo una metodologia tradizionale e artigianale.

La sua breve stagionatura si svolge in modo ottimale all’interno dellenostre cantine naturali. Sono ambienti idonei, per temperatura e umidità, per ottenere un prodotto finale di vera eccellenza.

La sua delicata aromaticità permette di gustarlo in modo eccellente da solo oppure con i formaggi stagionati.

Lo Strolghino di Culatello in cucina

E’ immancabile da offrire nel piatto dell’antipasto di salumi. Quando viene proposto in un tagliere misto, trova un più che felice abbinamento con l’intensità del Parmigiano Reggiano, con cui fonde la sua raffinata dolcezza.

E’ un ottimo ingrediente nella preparazione dei minestroni di verdure, delle zuppe di legumi o di altro genere. A questi piatti aggiunge il suo sapore di sottofondo molto pregiato.

Diventa squisito nella creazione di condimenti e ragù per la pasta oppure per il riso. Non può mancare nella ricetta delle lenticchie da proporre sia come contorno che da gustare in minestra o zuppa e che saranno ancora più prelibate.

I suoi vini

La sua caratteristica dolcezza di base viene valorizzata da un vino in cui siano predominanti dei toni freschi e delicati.

La scelta da questo punto di vista può orientarsi verso un vino bianco frizzante o anche fermo, ma che abbia un bouquet particolarmente leggero.

Un primo suggerimento può essere quello di scegliere un Malvasia dei Colli Piacentini.

Per ottenere, invece, un risultato finale ancora più creativo e elegante, c’è chi consiglia di abbinarlo con uno champagne rosé di altissimo pregio.