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La sua grana grossa permette di gustare al meglio la ricchezza del suo sapore: è uno dei prodotti più noti che confermano la bontà genuina e esclusiva della salumeria locale

Il territorio di produzione

Come è facilmente intuibile, il Salame Piacentino viene prodotto nella provincia omonima.

Ha ottenuto anche il riconoscimento DOP.

La sua antica tradizione, tramandata nel tempo di generazione in generazione, permette di continuare a proporlo ancora oggi come prodotto di altissima qualità.

La lavorazione

Per dare origine al Salame Piacentino si utilizza la carne di suini allevati in Emilia Romagna e in Lombardia da cui vengono selezionati tagli di magro e di grasso.

Per quanto riguarda la parte grassa, solitamente si utilizza la pancetta, la gola, il lardo. La sua quantità deve, inoltre, corrispondere circa al 10-30% di quella magra.

La parte magra e quella grassa vengono tagliate in pezzi prima di passare alla loro macinatura. Dato che si dovrà ottenere un composto a grana grossa, viene utilizzato un tritacarne con fori di 10 mm.

Il macinato così ottenuto viene aromatizzato.

La miscela utilizzata a questo scopo contiene sale, pepe nero oppure bianco, in grani interi oppure spezzati, un infuso di aglio e vino.

Tutti gli ingredienti sono ben dosati per ottenere un risultato finale piuttosto delicato, mai invadente.

La carne e il mix di aromatizzazione vengono amalgamati tra di loro prima di passare all’insaccatura dentro un budello naturale.

Dopo aver effettuato la legatura, il budello viene forato e si passa alla fase dell’asciugatura. Il salame viene sistemato in un locale che deve garantire un tasso di umidità tra il 40% e il 90% e deve avere una temperatura tra i 15 e i 25 gradi.

La stagionatura

Il Salame Piacentino deve essere stagionato per almeno 45 giorni.

E’ questo, infatti, il periodo di tempo minimo che permette di maturare il suo speciale sapore.

Questa fase, sempre molto delicata, si svolge in modo eccellente in un ambiente naturale che può anche essere ventilato. Molto importante è anche il grado di umidità del locale di stagionatura che deve essere tra il 70% e il 90%, mentre la temperatura può variare tra i 12 e i 19 gradi.

Come si taglia?

Si taglia a mano con un coltello affilato dopo aver eliminato parte del budello che lo protegge.

Le sue fette devono essere oblique e con uno spessore piuttosto importante.

In questo modo si può apprezzare appieno la compattezza della sua carne.

Come si gusta?

Il sapore del Salame Piacentino si può definire golosamente delicato.

Nello stesso tempo, però, è in grado di comunicare al palato l’eleganza organolettica della sua speziatura.

Si gusta in modo eccellente accompagnato solo da una fetta di pane, sia fresca che bruscata.

E’ squisito nel piatto dell’antipasto insieme con altre proposte di salumi. Nel tagliere va perfettamente in sintonia con formaggi saporiti come il pecorino.

Il Salame Piacentino in cucina

Diventa un delizioso e goloso ingrediente nella preparazione di squisite crocchette di patate.

In questo caso si armonizza con il parmigiano e il pecorino grattugiati.

E’ ottimo con le fave per creare il condimento di formati di pasta di vario genere.

Aromatizza in modo peculiare minestroni o zuppe di legumi. E’ indispensabile per sottolineare il gusto saporito delle torte rustiche con un mix di formaggi oppure con la mozzarella.

Le sue fettine tagliate più fini permettono di creare delle tartine ottime e genuine per un accompagnare un aperitivo.

I suoi vini

E’ perfetto in abbinamento con vini rossi che si distinguono per avere un bouquet elegante e espressione di grande freschezza.

Da questo punto di vista sono consigliate le varie proposte enologiche dei Colli Piacentini.

Trova anche un felice connubio con un bicchiere di Reggiano Lambrusco o di Merzemino del Trentino.